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Più del 50% della popolazione mondiale è collegata a Internet.

di Roberto Leoni, Operations Director - Retelit
11 dicembre 2018News & Eventi
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Per la prima volta, stando alle stime dell'International Telecoms Union, più del 50% della popolazione mondiale ha accesso alla rete

Secondo l'associazione che unisce tutte le aziende di telecomunicazioni, la ITU, entro la fine del 2018, per la prima volta, circa 3,9 miliardi di persone avrà accesso alla rete, si tratta del 51,2% della popolazione mondiale. Il dato dimostra che è in atto una tendenza sempre più al rialzo dell'uso della tecnologia ma soprattutto che l'accesso alla rete Internet continua ad aumentare senza freni, trainato, come era prevedibile, dall'utilizzo dei dispositivi e delle connessioni mobili. 

Nei paesi sviluppati, in particolare, l'aumento della percentuale è davvero significativa: la popolazione che utilizza Internet è passata dall'essere il 51,3% nel 2005 all'attuale 80,9%. Più marcato e dirompente è il tasso di crescita digitale nei paesi in via di sviluppo la cui percentuale si è spostata dal 7,7% del 2005 al 45,3% di quest’anno, anche se la crescita più elevata si è registrata, come era prevedibile, in Africa dove gli utenti Internet sono arrivati a essere il 24,5% della popolazione a scapito del 2,1% del 2005. L'Europa e l'America sono state le regioni dove si è registrato il tasso di crescita percentuale più basso, il record di accessi a Internet, stando alle analisi della ITU, è stato trainato dalle attivazioni degli abbonamenti cellulari che è addirittura superiore alla popolazione globale.

Come sostiene Zhao Houlin, segretario generale dell'ITU - "Sono ancora troppe le persone in tutto il mondo che non possono o riescono a sfruttare i vantaggi dell’economia digitale, bisogna incoraggiare gli investimenti per creare un ambiente che possa sostenere la tecnologia e l’innovazione dei business in modo che la rivoluzione digitale non lasci fuori nessuno". Questo non vale solo per il mercato consumer ma anche per le aziende che, in molti casi anche in Italia, ad oggi non hanno la possibilità di accedere a servizi digitali di qualità con connessioni performanti in grado di abilitare nuove tecnologie (IoT, robotica, automazione…) per favorire la competitività e l’internazionalizzazione dei business. 

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