di Luca Cardone - Marketing Manager di Retelit
Il 5G è la tecnologia in grado di abilitare, con prestazioni superiori ai precedenti standard, le comunicazioni tra rete e dispositivi, potendo contare sulla capillarità e la diffusione dei dispositivi di ricezione e collegamento. Le peculiarità del 5G e le sue potenzialità rivestiranno un ruolo di fondamentale importanza nella vita quotidiana dei cittadini e per le aziende e per gli Enti pubblici: grazie a questo standard sarà possibile, infatti, sviluppare soluzioni innovative di utilizzo della rete favorendo lo sviluppo digitale del Paese. La Commissione Europea dell’Action Plan 5G ha evidenziato che “i servizi pubblici possono essere un early adopter e un promotore di soluzioni basate sulla connettività 5G, incoraggiando l’emergere di servizi innovativi, contribuendo a una massa critica di investimenti e affrontando questioni importanti per la società”. È prevedibile, tenendo conto dell’impatto che il 5G avrà sui cittadini, che lo Stato farà da committente per la richiesta di servizi per la tutela degli spazi pubblici e del tessuto urbano. Insomma, per la sicurezza.
Attualmente le reti di telecomunicazioni sono basate per lo più su tecnologie wireless mobili terresti a banda stretta come TETRA (Terrestrial Trunked Radio): si tratta di reti con capacità di dati limitate nate per supportare comunicazioni mission-critical da dispositivo a dispositivo. La richiesta di accesso ad applicazioni e contenuti in tempo reale, l’utilizzo di sistemi di Intelligenza Artificiale e Big Data e, in aggiunta, l’estrazione di dati da sistemi di rilevamento di persone e oggetti con l’utilizzo della Realtà Aumentata, consentono di individuare degli ambiti particolarmente di interesse in tema di 5G e Pubblica Sicurezza. Per esempio: per il supporto alle forze dell’ordine in termini di Search & Rescue, videosorveglianza, riconoscimento facciale, gestione di infrastrutture e trasporti, monitoraggio e tracciamento di dispositivi IoT, sistemi di sicurezza avanzata per prevedere attacchi informatici; per la gestione di emergenze e catastrofi con sofisticati sistemi di allerta, monitoraggio, predizione e simulazione. In questo scenario ben si inserisce il 5G, in grado di offrire “nativamente” caratteristiche che vanno a completare e integrare sostanzialmente le esigenze delle reti mission critical.
Nuove prestazioni
Grazie al multi-access edge computing, la capacità di processare dati più vicini all’utente, saranno abilitate in maniera più sicura e con una latenza più bassa le applicazioni in ambito smart city e smart mobility e con il network slicing, fiore all’occhiello della tecnologia 5G, sarà possibile “ritagliare” le reti virtuali per esigenze di Pubblica Sicurezza prioritizzandone il traffico. Diffondendosi, il 5G permetterà l’integrazione di ulteriori tecnologie. Su tutte il Blockchain. Negli ecosistemi 5G e IoT, infatti, per poter controllare e coordinare i flussi operativi si imporrà l’uso di questa tecnologia di cui saranno sfruttate tutte le potenzialità. Nelle situazioni emergenziali, per esempio, c’è l’esigenza per molteplici enti autorizzati ad accedere, anche in mobilità, alle infrastrutture IoT per controllare le segnalazioni pubbliche. Le tecnologie Blockchain/DLT possono autenticare gli accessi provenienti da autorità competenti (forze di Polizia e Carabinieri, Protezione Civile, ecc.) ai servizi di controllo remoto e monitoraggio di dispositivi.
Il ruolo dell’AI
Un ruolo particolare lo rivestirà l’intelligenza artificiale, che presenta grandi capacità di supporto ai servizi per la sicurezza pubblica, soprattutto per l’analisi e l’apprendimento dei dati di geolocalizzazione forniti dai sensori, offrendo previsioni accurate che elevano la sicurezza e il benessere dei cittadini riducendo i costi. L’AI offre un apporto indispensabile nel monitoraggio dello stato di salute di costruzioni, ponti e palazzi, nella prevenzione e gestione dei disastri, nelle attività di sorveglianza di persone e territori.
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