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Trasformazione digitale: il focus devono essere le persone

di Giulia Trotta, Inside Sales - Retelit
25 gennaio 2020News & Eventi
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Si parla troppo spesso di trasformazione digitale come un evento complesso che riguarda essenzialmente i processi organizzativi dell’azienda, il responsabile IT e l’adozione di nuove tecnologie e nuovi device che permettano di lavorare in modo smart.

Tutto corretto, ma la vera trasformazione digitale dovrebbe essere, in realtà, una rivoluzione sociale e culturale delle persone che lavorano in azienda e la vivono ogni giorno.

Cosa si intende per rivoluzione culturale per il mondo del lavoro in base alla digital transformation? Un nuovo modo di pensare al lavoro, molto più smart, molto più interattivo, molto più personale. Un nuovo lavoro fatto di obiettivi a breve ma soprattutto a medio e lungo termine e non più di ore di lavoro e cartellini o badge.

Una nuova concezione dell’ufficio, visto non più come posto fisico dove recarsi ogni mattina – molto spesso controvoglia – ma come luogo itinerante (la propria casa, il co-working, la biblioteca, il parco, la spiaggia) dove si lavora in modo molto più autonomo, sempre connessi con i colleghi ma anche con il mondo esterno.

La trasformazione digitale deve necessariamente coinvolgere anche uno dei fattori umani più importanti: il tempo. La tecnologia, infatti, deve essere un’alleata delle persone, permettere di ridurre i tempi e regalare a chi lavora più spazi personali e un’organizzazione autonoma delle attività lavorative. La digital transformation aziendale dovrebbe, quindi, regalare più tempo, sia per lavorare che per le questioni personali, eliminando i tempi morti, velocizzando gli spostamenti e consentendo alle persone di lavorare nel posto in cui si trovano davvero a proprio agio.

È questa la vera rivoluzione culturale, un concetto che appare in Italia ancora metafisico ma che in altre realtà lavorative, anche europee, è una realtà conclamata da tempo.

Il vero focus della digital transformation sono quindi le persone, il loro modo di lavorare e di interpretare il loro ruolo in azienda, le loro idee e la loro creatività in ambiente che possa stimolarle al meglio. Una concezione diversa degli impegni, delle mail, dei messaggi e delle telefonate, con una gestione molto più personale del lavoro che prevede una maggiore responsabilità ma che può trasformare davvero i lavoratori in quello che sono realmente: persone.

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