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Digitalizzazione nella PA

di Michela Capponi, Government Innovation Director - PA Evolution | Gruppo Retelit
18 maggio 2020News & Eventi
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Le classifiche sulla digitalizzazione e l’adozione di sistemi innovativi nel tessuto produttivo aziendale e pubblico mettono l’Italia sempre agli ultimi posti, il Belpaese ha spesso, infatti, ritardi nell’attuazione di piani di trasformazione in ottica ICT.

Se parliamo di Pubblica Amministrazione e trasformazione nel settore pubblico dobbiamo anche sottolineare però che qualcosa negli ultimi anni è stato fatto. A partire dal 2017, infatti, molti sono stati i passi in avanti fatti, soprattutto grazie alla spinta data dal Piano Triennale per l’informatica nella PA, che ha dato gli indirizzi per mettere in atto una strategia condivisa con tutti i possibili attori della trasformazione digitale del Paese, settore pubblico, cittadini, professionisti, imprese, mercato, mondo della ricerca.

La seconda edizione del Piano, in particolare, suggerisce di adottare sistemi Cloud e Open source dando così un’ulteriore spinta alle PA nel consentirgli di utilizzare paradigmi consolidati che fanno della flessibilità e della razionalizzazione delle risorse i loro punti di forza.

PA Evolution, da gennaio 2020 all’interno del Gruppo Retelit, è storicamente accanto alla Pubblica Amministrazione, sempre attenta allo sviluppo di piattaforme integrate e digitali per la gestione dei procedimenti per il cittadino e le imprese. Grazie a questa esperienza possiamo dire di aver notato che sono sempre di più le istituzioni e gli enti pubblici e locali che si stanno rendendo conto che non possono fornire servizi efficienti ai cittadini mantenendo integralmente i sistemi IT al proprio interno, a causa della rapida obsolescenza delle tecnologie, dei livelli di sicurezza e compliance richiesti, e, non ultimo, di budget che, nonostante l’aumento delle complessità, restano invariati, o addirittura diminuiscono.

In questo senso un partner affidabile può fornire un supporto importante agli enti pubblici ma anche alle strutture in-house che si stanno attrezzando per fornire soluzioni a terzi parti, non solo per la conoscenza della tecnologia che meglio possa supportare la struttura e l’organizzazione per l’erogazione di un servizio ma soprattutto per la conoscenza del settore verticale in cui si è chiamati a operare. La Pubblica Amministrazione, infatti, ha delle logiche che variano in base a territori di riferimento, conformazione geografica, popolazione residente, obiettivi e budget disponibili. In questo contesto il cloud non è più solo un’opzione ma una condizione necessaria perché, per la sua flessibilità, permette di far interagire sistemi differenti ottimizzando l’utilizzo di risorse IT.

Da tre anni a questa parte molte realtà hanno cominciato a introdurre cambiamenti importanti nelle loro organizzazioni, digitalizzando il più possibile processi e protocolli. Molti comuni in questa emergenza Covid, grazie al Cloud e alle nostre piattaforme, da subito hanno iniziato a lavorare in Smart Working, modalità di lavoro impensabile per le Pubbliche Amministrazioni fino a pochi “giorni” fa.

Siamo convinti che ci sia ancora tanto da fare e che l’attuale situazione globale, abbia contribuito e contribuirà a comprendere profondamente quanto il passaggio alla piena digitalizzazione possa rendere più snelle e flessibili le procedure e i processi di un settore, quello pubblico, spesso ancora troppo legato a logiche legacy.

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