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Via libera a un upgrade tecnologico del cavo AAE-1, si passa dai 100 GB iniziali a 200 GB

31 ottobre 2018Comunicati stampa

Dal 28 al 30 ottobre si è riunito Milano il Management Committee dell’AAE-1 - il consorzio che riunisce i 19 operatori di telecomunicazioni a livello mondiale (per l’Italia Retelit) che hanno dato vita al primo cavo sottomarino mondiale ad alta capacità e bassa latenza tra il Mediterraneo e Hong Kong. L’incontro è finalizzato a dare via libera a un upgrade tecnologico del cavo che consente di aumentarne la capienza portando la tecnologia di trasmissione da quella iniziale a 100 GB (con una capacità nominale di 40 TB) a 200 GB.

A soli 18 mesi dall’attivazione e con due anni di anticipo rispetto alle previsioni, infatti, il consorzio implementerà la tecnologia sottomarina a 200 Gbps già disponibile sul mercato a costi inferiori alla tecnologia di vecchia generazione, consentendo di rispondere alla domanda di traffico internet sulla rotta Eurasia da parte di Carrier e OTT che è cresciuta in modo esponenziale, oltre le aspettative. Oltre ad ospitare i lavori del Management Committee, la città di Milano è stata scelta dal consorzio per celebrare l’importante traguardo nella splendida cornice di Palazzo Serbelloni. Per Retelit è un grande riconoscimento per il contributo apportato al progetto e allo stesso tempo un’occasione di lustro internazionale dell’azienda e delle sue professionalità. 
Grazie ad una visione di medio/lungo termine e a una strategia di espansione internazionale, oggi Retelit si posiziona come player di rilievo nel mercato globale delle telecomunicazioni (wholesale internazionale). Considerando ad esempio solo il progetto AAE-1 oggi Retelit è il quinto operatore su 19 in termini di capacità attivata sul cavo.
Nel 2014 Retelit entra a far parte del consorzio internazionale AAE-1 (Asia, Africa, Europe 1) siglando insieme ad altri 18 operatori di telecomunicazioni a livello mondiale, un accordo per la costruzione del primo cavo sottomarino mondiale ad alta capacità e bassa latenza tra il Mediterranneo e Hong Kong.  Il cavo, lungo circa 25 mila chilometri, garantisce il collegamento di tutti i principali Paesi dell’Asia, Africa e dell’Europa connettendo ogni punto ai principali gateway di telecomunicazioni da Marsiglia a Singapore, a Hong Kong, offrendo un percorso diversificato rispetto ai congestionati sistemi sottomarini tradizionali. 
Studiato per soddisfare la domanda di traffico internet da e per i Paesi del Far East asiatico (che cresce di anno in anno di circa +40%), il cavo AAE-1 è un’infrastruttura a bassa latenza che permette di offrire un servizio di connettività flessibile, con tagli di banda dai 10 Gbps ai 100 Gbps e diverse soluzioni di connessione che permettono sempre un percorso diretto fra ogni landing station.  
3 continenti e 19 i paesi toccati, 21 i punti di approdo, 3 dei quali nel Mediterraneo, in Grecia, Italia e Francia con 5 Data Center neutrali connessi (due a Marsiglia, due a Singapore e uno a Hong Kong. In Italia il punto di approdo è a Bari dove Retelit ha costruito una landing station, puntando su una sempre maggiore strategicità della città levantina quale hub strategico e alternativo rispetto a Marsiglia per veicolare il traffico sulla rotta euroasiatica.
La rete Retelit è in continua espansione adottando tecnologia di ultima generazione: oggi il network nel Sud Italia collega anche la Sicilia (tra cui l’Open Hub Med e il Sicily Hub) e permette un collegamento veloce raggiungendo i 200 Gbps verso l’Europa.
La strategia di Retelit nel mercato della capacità internazionale sottomarina ha puntato sin dall’inizio alla valorizzazione della propria infrastruttura inclusa la Cable Landing Station di Bari e la rete Italiana di backhaul verso l’Europa, posizionandosi quale alternativa di migliore qualità rispetto alle rotte tradizionali (attraverso Marsiglia o la Sicilia). Questa strategia è volta a trasportare il traffico da e verso il sistema in cavo sottomarino AAE-1, attraverso Bari sull’infrastruttura Retelit, intercettando una quota di mercato significativa. 
La proposizione di valore che Retelit offre al mercato dei grandi fruitori di capacità quali gli Over the Top e i Carrier globali è innovativa rispetto ai gestori di cavi sottomarini tradizionali. Facendo leva sulle features tecnologiche del sistema in cavo sottomarino AAE-1, unitamente alla flessibilità e alla velocità caratteristiche della società, Retelit si pone quale player di riferimento nel mercato della rotta Eurasia in rapidissima crescita caratterizzato da nuove esigenze in termini di qualità del servizio e tempi di risposta. L'offerta in bundle con il backhaul Europeo e la base Clienti internazionali già a portafoglio costituiscono i fattori strategici di successo nell’acquisizione delle quote di mercato indirizzabili della capacità bagnata sull'AAE1. 
Nell’ottica di massimizzare il valore dell’investimento nel sistema in cavo sottomarino AAE-1, Retelit è entrata nel consorzio OHM (Open Hub Med) primo hub neutrale e aperto in Italia per lo scambio delle comunicazioni dati, posizionato a Carini (Palermo) estendendo la rete di trasporto proprietaria in fibra ottica alla Sicilia (Progetto Rete Sud). Grazie a questo ulteriore investimento strategico, Retelit si posizionerà quale unico operatore che potrà raccogliere traffico da tre punti di approdo (Bari, Palermo e Marsiglia) comuni ai più importanti cavi sottomarini provenienti dall’Eurasia ovvero l’AAE-1 e il SMW-5. La strategia di rete consentirà a Retelit di offrire in modalità esclusiva la cross-connessione fra AAE-1 e SMW-5 in Italia e la protezione terrestre dei due cavi rispetto alla tratta sottomarina verso Marsiglia. L’obiettivo strategico è quello di riportare il posizionamento dell’Italia quale approdo principale del Mediterraneo nell’arco dei prossimi tre anni, in competizione con Marsiglia.
Lo scenario internazionale di riferimento nel quale il Gruppo Retelit opera ed è posizionato è quello cosiddetto del Mercato Wholesale Internazionale costituito da operatori di telecomunicazioni (Carriers) dotati di infrastruttura internazionale propria o affittata e che erogano servizi cross border in una o più aree geografiche nel mondo. Nell’ultimo decennio il mercato ha visto crescere e assumere una posizione chiave in questo mercato, nuovi players: gli Over The Top (OTT). 
Questi ultimi hanno fortemente influenzato la domanda di traffico internazionale a livello globale e cambiato le dinamiche tradizionali del mercato stesso grazie al loro potere d’acquisto e alle loro strategie di rete per garantire agli utilizzatori finali una migliore esperienza di fruizione del servizio. Oltre al posizionamento tradizionale sui servizi di trasporto e di accesso sul territorio italiano, Retelit si è posizionata, grazie all’investimento infrastrutturale nel cavo AAE-1 e ai susseguenti investimenti di rete internazionale nel corso del 2017, anche a livello Europeo e lungo la rotta Eurasia. 
La domanda di capacità dall’Asia verso l’Europa (e viceversa) sta crescendo con tassi superiori alle altre direttrici tradizionali quali il transatlantico e il transpacifico. Questo livello di crescita è trainato dalla forte crescita economica di quei paesi che stanno inoltre investendo in infrastrutture e nel settore ICT. Nel 2015 le infrastrutture di Telecomunicazioni presenti supportavano solo il 35% della popolazione lungo la rotta Eurasia. 
I Paesi toccati dal cavo Asia Africa Europe 1 (AAE-1), di cui il Gruppo Retelit detiene una quota del 5,5% escludendo i Paesi terminali Francia e Italia da un lato e Singapore e Hong Kong dall’altro, contano oggi il 24% degli utenti Internet mondiali nonostante un ancora basso livello di penetrazione rispetto alla popolazione totale. 
La conseguenza di questo trend è la crescita di domanda di capacità nella rotta Eurasia degli operatori per poter accedere ai contenuti che risiedono nei server degli Over The Top (OTT). Il traffico Eurasia ha visto un tasso di crescita nel 2016 del 41% rispetto al 2015. 

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