Retelit -

Digital transformation, un ruolo nuovo per le Tlc

CorCom
10 giugno 2016Dicono di noi
Retelit -

Al convegno "Telco per l'Italia" top manager, politici e associazioni a confronto per discutere il futuro del Paese. Dall'edizione 2015 grandi cambiamenti in atto. Via al piano Bul, PA digitale in attuazione, vicina la gara dei 700Mhz: ma serve un cambio di passo culturale

Spingere la domanda di reti e servizi digitali, investire in cultura digitale. Ma soprattutto mettere in moto l’execution dei progetti Paese: dall’ultrabroadband fino alla riforma della PA. È questa la ricetta per la digital transformation dell’Italia che ha tenuto banco oggi al convegno romano di CorCom “Telco per l’Italia”. Ad aprire i lavoro il direttore di CorCom, Gildo Campesato, che ha tracciato un quadro di un Paese profondamente cambiato rispetto a un anno fa. “Molte cose sono accadute – ha detto Campesato – Il piano del governo sulla banda ultralarga si è messo in moto. C’è una maggiore consapevolezza a livello di governo e un maggiore ottimismo da parte delle imprese che la rivoluzione digitale è oramai a portata di mano”. A sottolineare come la situazione in Italia sia cambiata anche Franco Bassanini, consigliere di Palazzo Chigi. “Non si parla più, almeno non come tema prioritario, di domanda e offerta ovvero se sia più importante l’una o l’altra per la diffusione della banda larga. Abbiamo fatto un salto qualitativo, pur non dimenticando che esiste ancor un problema di domanda”. Un problema che però il governo ha colto in pieno. In questo senso vanno lette sia la riforma Madia sulla PA sia il piano Bul di cui sono stati pubblicati i bandi per le aree bianche. “La riforma della pubblica amministrazione ha il suo cuore nella digitalizzazione di servizi e processi – ha evidenziato Bassanini – Una maggiore offerta di servizi digitale sarà un driver straordinario per stimolare l’innovazione. Ma non basta: serve investire nella cultura digitale dei dipendenti pubblici, spesso di età elevata. E' auspicabile un ricambio generazionale nella burocrazia italiana per iniettare personale ‘nativo digitale’”. L’ideale sarebbe una PA nativa digitale, ma lo stesso Bassanini ammette che è difficile realizzarla. “Possiamo però rendere l’amministrazione più efficiente tramite il digitale, sul versante processi e su quello servizi, a partire dai progetti infrastrutturali abilitanti quali Spid, Anpr, e-fattura fino a quelli di e-health”. Lo sforzo del governo, a detta di Bassanini, è evidente anche nel settore imprese. "Le imprese italiane sono propense all’innovazione – la massiccia adozione del cloud ne è un esempio – e da parte del governo c’è l'intenzione decisa di puntare a sostenere il cambiamento. Il ministro per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda, vuole rendere strutturali i super ammortamenti per gli investimenti e incentivare la crescita di tutte quelle Pmi che scommettono sull’internazionalizzazione”. Bassanini ha poi affrontato l’annoso problema delle reti a banda larga e sulla competizione in questo settore. “La competizione partita tra Enel e Telecom per portare la fibra ottica nelle aree remunerative è positiva sia nel caso di concorrenza che di accordo tra i due colossi - ha detto - è partita la competizione per portare la fibra fino alle case. Molti si chiedono se l'Italia possa reggere due reti. E' un punto interrogativo su cui non ho una risposta, ma non e' questo il problema. In altri Paesi c'è la concorrenza tra reti di tlc e cable tv e funziona". Allora, ha concluso, "se in Italia questa concorrenza dovesse incontrare difficoltà e si arrivasse a una spartizione delle aree o a un accordo tra i concorrenti il problema non sarebbe quello, perché l'importante è che finalmente l'infrastruttura si farebbe e farebbe emergere la domanda latente”. In merito è intervenuto durante la tavola rotonda anche Federico Protto, Amministratore Delegato di Retelit, che pur evidenziando l’impegno, anche economico, del governo sulle aree bianche, teme che gli stessi bandi non siano sufficientemente aperti “a una pluralità di soggetti". Inoltre – ha evidenziato Protto – "ci sarebbe piaciuto che nei bandi si fosse prestata attenzione anche alle reti per le imprese e non solo al consumer”. Protto ha poi sottolineato l’importanza delle regole Agcom per l’accesso alla reti. “Applicare al meglio quelle regole è la vera sfida”.
  • gen
  • feb
  • mar
  • apr
  • mag
  • giu
  • lug
  • ago
  • set
  • ott
  • nov
  • dic