26 aprile 2025 Milano Finanza

La strada di Retelit
(A. Mapelli)

Retelit -
Dicono di noi

Milano Finanza ripercorre gli ultimi 7 anni di Retelit, in cui un'azienda Telco quotata di medie dimensioni e concentrata prettamente sul b2b è passata ad essere considerata un partner affidabile dal Governo per rilevare, in partnership, i cavi sottomarini di Sparkle sotto il controllo di un importante fondo infrastrutturale spagnolo. Ed essere infine prossimo a diventare un gruppo da quasi 500 milioni di fatturato, una volta che si sarà conclusa l'acquisizione di BT Italia, che punta ad accompagnare la digitalizzazione delle aziende italiane.

Oggi Retelit ha un azionariato stabile: è controllata al 100% da Asterion Industrial Partners, a cui si affianca come piccolo azionista Marguerite, un fondo istituzionale europeo che investe in energie rinnovabili e infrastrutture digitali in tutti gli stati membri dell'UE.

Negli ultimi mesi, Retelit da un lato ha finalizzato l'integrazione di realtà fortemente localizzate sul territorio — come Brennercom (in Trentino Alto Adige) e Bt Enìa (nelle province di Parma, Reggio Emilia e Piacenza) — e dall'altro ha effettuato operazioni di grandi dimensioni, come la partecipazione del 30% in Sparkle e il più recente accordo per rilevare le attività italiane di British Telecom.

Ma quali sono i rami di business di Retelit? Come detto, si è trasformato da un semplice operatore TLC infrastrutturato a livello internazionale — grazie a una rete in fibra di 47 mila chilometri e a quattro continenti collegati con landing station da Genova a Bari, oltre la partecipazione al collegamento strategico sottomarino AAE-1 tra Europa, Asia e Medioriente — a qualcosa di più. Non solo la classica connettività di rete per le aziende, con servizi di fibra ottica e servizi voce, ma anche infrastrutture cloud e data center — 34 in Italia, tra cui l'Avalon Campus, il più grande internet hub del Paese —, servizi di cybersecurity, soluzioni per rendere smart le città e la produzione e gestione dell'infrastruttura ICT delle aziende.
Insomma, un polo sotto la guida dell'amministratore delegato Jorge Alvarez in grado di mantenere sia una dimensione locale per le PMI sia di accompagnare le multinazionali.

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