12 giugno 2019 CorCom

Le telco italiane: “Continueremo a investire, ma bisogna spingere la domanda business”

Il modello di business delle aziende di telecomunicazione è stato al centro dell’intervento di Federico Protto – Amministratore Delegato, Retelit. La capitalizzazione di mercato delle telco in Europa è scesa, a differenza di quella delle aziende telecom di Usa e Cina, e ciò vuol dire che “esiste un problema di attrazione di capitali”, secondo Protto. “In Europa c’è anche una moltiplicazione di operatori, inclusi quelli virtuali, e la frammentazione non agevola gli investimenti. C’è infine un tema di regulation a livello europeo, con un antitrust che tende a bloccare alcuni merger per evitare la concentrazione di mercato”. Retelit ha scelto una direzione precisa: la separazione del business delle infrastrutture da quello dei servizi per dividere attività “che hanno driver economici e ritorni diversi”; un’operazione del genere dà più chiarezza e certezze agli investitori. Protto è tornato sul tema delle competenze: “Il nuovo Indice Desi dice che siamo ultimi nella lettura dei giornali online, negli acquisti elettronici e nell’uso dei servizi bancari. Anche le aziende adottano poco le tecnologie digitali, solo il 10% delle nostre Pmi usa l’e-commerce. Il voucher può dare un incentivo ma ancor di più serve una comprensione diffusa nel tessuto industriale italiano che senza il digitale un’azienda non esiste”.

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