Si confermano prospettive positivo per Retelit, gruppo attivo nella costruzione di progetti tailor made per la trasformazione digitale, che ha tutte le carte in regola per poter cogliere le opportunità di crescita che il mercato sta proponendo.

E' quanto ha dichiarato Federico Protto, a.d. di Retelit, interpellato da Mf-Dowjones dopo la recente approvazione dei dati del primo trimestre.

Retelit in dettaglio ha chiuso il trimestre con un utile netto a 2,3 milioni di euro, rispetto a 1,3 milioni di euro registrati nel 1* trim. 2019.

I ricavi e proventi operativi, invece, si sono attestati a 34,2

mln euro rispetto ai 17 milioni del 1* trimestre 2019, l'Ebitda ha toccato quota 10,1 milioni rispetto a 6,7 milioni dei primi tre mesi dello scorso anno; infine il Risultato Operativo (Ebit) ha raggiunto i 3,2 milioni rispetto a 1,5 milioni.

"La crisi sanitaria portata dal Covid-19, che ci auguriamo tutti possa finire al più presto, ha portato come conseguenza un aumento della richiesta di connettività e servizi digitali dovuti alla nuova modalità di organizzazione del lavoro e al cambiamento della fruizione dei contenuti per l'intrattenimento. È facile prevedere che indietro non si tornerà, in particolare nell'ambito lavorativo, visto che moltissime aziende hanno dovuto accelerare il processo di digitalizzazione, investendo anche notevoli risorse e, soprattutto, vedendone da subito i risultati", afferma il Ceo.

"Dalla nostra prospettiva, considerando che siamo stati fin da subito impegnati in prima linea a supportare i nostri clienti e partner nella gestione e implementazione di connettività e servizi digitali, possiamo dire che la strada è ormai tracciata e che la nuova normalità sarà caratterizzata da lavoro in remoto e completa digitalizzazione die processi aziendali. Gli investimenti che le aziende italiane stanno facendo in tali ambiti - spiega ancora Protto - dovranno essere, per forza di cose, di largo respiro e consentiranno una veloce evoluzione dei modelli di business. Retelit, anche grazie alla recentissima acquisizione di Gruppo PA, è stata fin da subito coinvolta dai propri clienti, partner e nuove realtà, nella gestione e implementazione di connettività ad alta capacità e velocità, insieme ai servizi IT collegati. Non va dimenticato che una delle prime conseguenze del lockdown è stata l'aumentato uso di banda per connessioni e le aziende TLC, come Retelit, si sono fin da subito adoperate per garantirla. Ora è scattata anche per noi la fase2, con l'aumento di servizi di digitalizzazione per consentire l'evoluzione dei processi aziendali in chiave IT".

"Per il prosieguo dell'anno", prosegue il Ceo, "le prospettive sono positive, visto che Retelit ha tutte le carte in regola per poter cogliere le opportunità di crescita che il mercato sta proponendo e per questo abbiamo confermato il piano industriale 2020-2024, basato sull'integrazione di Gruppo PA e di Brennercom, e che prevede nel dettaglio al 2024, un fatturato oltre i 230 milioni di euro, un'Ebitda tra 87 e 92 milioni di euro e un Capex cumulato negli anni di piano, tra i 141 e i 150 milioni di euro e infine una generazione di cassa operativa post capex negli anni di piano oltre i 185 milioni di euro".

fus

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May 18, 2020 09:13 ET (13:13 GMT)

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