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Retelit tra le 27 aziende che hanno elaborato la roadmap sugli investimenti tecnologici e industriali presentata oggi alla Commissione Europea

07 maggio 2021Comunicati stampa

Dopo l’adesione a Gaia-X, il Gruppo guidato da Federico Protto ancora in prima linea in un progetto strategico per la sovranità digitale e la competitività dell’Europa in ambito cloud ed edge computing.

Un pool di 27 aziende europee ha presentato oggi alla Commissione UE una Roadmap operativa che identifica le priorità tecnologiche su cui indirizzare 19 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati per promuovere entro il 2025 un ecosistema cloud ed edge sicuro, interoperabile e a basse emissioni di carbonio.

La Commissione europea e gli Stati membri utilizzeranno questo rapporto come indicazione per sviluppare programmi di investimento dell'UE e piani nazionali per i fondi UE per la ripresa e la resilienza.

Si è svolta oggi la Round Table dei CEO delle 27 aziende che rappresentano l’industria europea del digitale nell’ambito dell“European Alliance on Industrial Data Edge and Cloud”, iniziativa nata su impulso della Commissione Europea, che, in sinergia con altri progetti strategici come Gaia-X, mira a rafforzare la sovranità digitale e la competitività dell’Europa in ambito cloud, data services ed edge computing.

Tra le aziende che hanno sottoscritto la cooperazione c’è Retelit; il Gruppo guidato da Federico Protto ha partecipato insieme agli altri player europei all’elaborazione di una Roadmap tecnologica e industriale, presentata oggi al Commissario europeo per il mercato interno e i servizi, Thierry Breton, che traccia le priorità operative e di investimento per consentire lo sviluppo e l'adozione di servizi Cloud ed Edge competitivi, affidabili e sostenibili in tutta l'UE entro il 2025. Una tabella di marcia che identifica con chiarezza gli attuali punti di forza e di debolezza del mercato UE e i domini tecnologici che richiedono investimenti strategici prioritari per abilitare questo cambiamento.

19 i miliardi di euro da convogliare sul Piano, attraverso un'azione comune degli Stati membri che orienti e integri investimenti privati, nazionali e fondi europei. Tre le macroaree di intervento:

1. Investimenti trasversali a tutto lo stack del Cloud per ottimizzare il consumo energetico end-to-end, l'impatto ambientale e la sicurezza informatica

2. Investimenti per sviluppare l'infrastruttura necessaria (dalla rete e dal data center all'hardware e al software del cloud) per consentire un accesso armonizzato e facile ai servizi cloud in tutta Europa

3. Investimenti finalizzati a sfruttare queste capacità per fornire i migliori servizi cloud-edge, aperti e interoperabili, alle organizzazioni pubbliche e private europee e oltre.

La Roadmap getta quindi le basi per costruire una federazione distribuita di Cloud europeo in grado di competere a livello globale puntando alla leadership per sicurezza, sostenibilità e interoperabilità dei servizi offerti. Pensiero fondante è che il progresso delle offerte cloud europee sia essenziale per aumentare la competitività delle imprese UE e fornire ai cittadini, alle pubbliche amministrazioni e alle aziende di tutto il mondo, una maggiore scelta per quanto riguarda l'infrastruttura e i servizi di elaborazione per sviluppare future innovazioni basate sui dati e sulle tecnologie emergenti, come 5G / 6G e intelligenza artificiale.

L’obiettivo è anche quello di favorire l'adozione di Data Center e servizi Cloud più sicuri ed efficienti dal punto di vista energetico dell’impatto ambientale, in particolare per le piccole e medie imprese, le start-up e il settore pubblico. La Roadmap, infatti, è coerente con gli obiettivi dell'UE di raddoppiare l'uso di servizi Cloud avanzati entro il 2025 e raggiungere la neutralità climatica dei Data Center in tutta l'UE entro il 2030, oltre che con l'obiettivo del Decennio Digitale di distribuire "10.000 nodi edge climaticamente neutri e sicuri" in tutta l'UE, in modo da garantire l'accesso ai servizi di dati con bassa latenza ovunque si trovino le imprese.

La Roadmap cui abbiamo avuto l’onore di contribuire delinea un percorso chiaro: l'Europa deve rafforzare e differenziare la sua proposta di valore nel cloud computing, cogliendo al contempo le opportunità di leadership globale nell' edge computing, attraverso passaggi non più rimandabili. – ha commentato Federico Protto CEO del Gruppo Retelit - Retelit, tra i primi ad aderire anche a Gaia-X, coopera all’interno di questa Alleanza per contribuire alla creazione di un mercato cloud europeo fortemente competitivo, in grado di stimolare l’innovazione, in cui i servizi siano interconnessi, facili da fruire e costruiti su standard e valori comuni. Inoltre il nostro contributo, attraverso la Roadmap, è orientare anche in Italia gli investimenti in quei settori strategici per il futuro - cybersecurity, smart mobility, industry 4.0, ambiente aerospazio e salute - dove si realizzeranno i maggiori cambiamenti e dove tutela, sovranità e garanzia del dato sono cruciali per farne una risorsa a servizio della crescita e per stimolare la ripresa”.

Le 27 aziende, membri fondatori della futura “European Alliance on Industrial Data Edge and Cloud”, continueranno a cooperare per l’implementazione della Roadmap, definendo inoltre con maggior chiarezza le linee guida per i fornitori di cloud non europei, che dovranno garantire standard di sicurezza, protezione dei dati e dei consumatori, portabilità dei dati ed efficienza energetica e contribuire alla sovranità digitale europea, nonché offrire un'adeguata garanzia che i dati strategici e sensibili rimarranno sotto il controllo dell'UE.

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